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Chiesa di San Giovanni Battista in Montorfano

Scheda

Nome Descrizione
Indirizzo Località Montorfano
Apertura Durante l'orario delle messe
San Giovanni in Montorfano è un borgo citato per la prima volta nel documento di tal Reginaldo del 17 giugno 885, dove afferma di possedere "un uliveto nel luogo detto la Novellina per uno capite et uno latere tenit terra SanCti Ihoaniis (sic) alio capite loco staCionense".
L’abitato è raggiungibile a piedi lungo una vecchia strada panoramica sul lago che da Mergozzo porta a Montorfano oppure per la via carrozzabile che dalla stazione ferroviaria di Verbania sale direttamente al paese. Seminascosto in una conca verde, con poche ma antiche case in pietra, ha come elemento di spicco il complesso architettonico della Chiesa dedicata a San Giovanni Battista.

Si tratta di chiesa romanica a croce latina, con tiburio ottagonale e lanternino, ornato da una monofora e da tre bifore. L’edificio è realizzato con conci in serizzo e in granito. La copertura è in piode.
Di particolare interesse sono i sono frammenti di affresco all’interno dell’abside e la pala d’altare barocca, dipinta dal fiorentino Luigi Reali, dove è raffigurata la Madonna del Carmelo incoronata da angioletti e vestita di uno scapolare mentre abbraccia Gesù Bambino; ai suoi piedi sono rappresentati San Giovanni Battista e San Rocco. Degni di nota sono anche: un pagliotto con la figura del Santo e la mensa da altare ricavata da un elemento architettonico di epoca romana.

La facciata a capanna presenta il portale architravato ed archivoltato con ghiera in cotto, sovrastato da una monofora; la fiancata sud presenta due monofore allungate ed una sulla faccia del transetto, mentre sul lato a ovest si aprono due porte. Sul lato rivolto ad est si aprono cinque monofore a doppia strombatura, due sull’abside, una su ciascun braccio del transetto ed una sul tiburio appena sopra l’abside. L’interno è coperto da volte a crociera le cui nervature poggiano su semicapitelli mentre l’arco mediano della navata ed i quattro arconi del tiburio appoggiano su larghi capitelli sostenuti da semicolonne .

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